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Scorta Vip – Estratto dal “Manuale tecniche di protezione – scorta e sicurezza”

addestramento - security

(…) L’uomo di punta anticipa l’arrivo della scorta, verifica che nell’atrio non vi siano pericoli o cose e persone sospette, sale le rampe delle scale, sempre anticipando la scorta di una rampa, in modo da controllare i pianerottoli e i loro accessi, prima che vi giungano gli altri Operatori Scorta Vip. L’uomo di fianco salirà precedendo il resto della scorta, mentre uno degli uomini di coda salirà le scale seguendo la parete.
La persona scortata salirà accanto al corrimano delle scale seguito dal capo scorta in modo che quest’ultimo potrà controllare i piani già risaliti attraverso la tromba delle scale. Il secondo uomo di coda chiuderà la formazione salendo le scale rasentando la parete. I due uomini di coda, procederanno camminando a filo della parete della scala in modo da avere una visuale migliore dei pianerottoli.
(…) è essenziale che il vip non entri mai in un luogo che non sia stato prima perlustrato e bonificato almeno da un Operatore Scorte. Durante i nostri servizi di protezione, è comune entrare all’interno di Hotel e particolari edifici pubblici che presentano come ingresso una porta girevole o meglio conosciuta a bussola.

Non è necessario utilizzare particolari tecniche per superarle durante un servizio di scorta ma di una certa accortezza prima di far transitare il Vip all’interno della porta girevole, un Operatore Scorta deve precederlo superando la stessa e disponendosi dalla parte opposta di arrivo, impedendo anche ad eventuali soggetti di impegnarla durante il passaggio. (…)
Un’altra regola che è indispensabile conoscere è quella che impone di non dare mai le spalle ad un punto del luogo in cui ci troviamo a transitare o a sostare prima di averlo controllato (…)

Scorta: norme di comportamento e regole base

security scorta

In linea di massima, gli operatori scorta addetti alla protezione del vip precedono, affiancano e seguono lo scortato, in base al loro numero, formazioni diverse per altrettanti diversi dispositivi di sicurezza.
Dove la disponibilità di personale è numericamente consistente (ma questo accade raramente e in modo sporadico) è possibile prevedere un’articolazione dell’unità operativa in due anelli di protezione:
1. Gruppo di difesa vicino ad immediato contatto con il protetto (primo anello di protezione); (…)
2. Gruppo di riserva che si muove a distanza (secondo anello di protezione), pronto ad entrare in azione dove si necessita del suo intervento.
(…) Il personale addetto alla protezione del vip dovrà obbligatoriamente allontanare gli individui che provvederanno ad ostacolarli durante lo spostamento e, in particolare,  se cercheranno di inserirsi nella formazione o superarla. Più violento e repentino sarà tale tentativo, tanto eguale e proporzionata sarà la reazione nel respingerlo. Altrettanto avverrà durante gli spostamenti in autovettura, poiché gli autisti dei veicoli di scorta, personale ben addestrato alla guida di disimpegno e di sicurezza, e di quelli scortati, impediranno in qualsiasi modo, anche speronando, che altri veicoli possano inserirsi tra dette autovetture o riescano ad affiancarsi a quella della personalità.

In ogni caso è bene precisare che non verranno mai adottate metodologie gratuitamente violente ma, anche se ciò a volte sembrare, in realtà non lo è, in quanto l’elemento di disturbo, che nel nostro caso è “colui che tenta l’assalto”, verrà respinto con il medesimo vigore da lui stesso utilizzato nel tentativo di violare l’anello di protezione.

Estratto dal manuale “Tecniche di protezione – scorta e sicurezza”

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