Archives 2014

Affidabilità baby sitter e badanti

affidabilità baby sitter

E’ necessario prestare particolare attenzione alle persone che chiamiamo in incarichi – in realtà molto delicati – come la badante, la colf (governante o domestica) o la baby sitter per i propri figli.

Nella cronaca dei giornali si sprecano i tanti casi gravi che emergono, come ad esempio:
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/pisa-badante-20-anni-marocchina-maltratta-anziana-92-anni-2f8db3b6-aafa-4e48-993d-10629734c998.html

http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/11/29/news/badante-101706395/

http://www.today.it/mondo/baby-sitter-picchia-bambina.html

Più spesso ci si può trovare di fronte a situazioni meno importanti ma comunque da evitare. L’agenzia investigativa fornisce servizi riguardanti la reale serietà e affidabilità baby sitter, colf e badanti. Vengono svolte investigazioni pre-assunzionali per verificare le referenze lavorative e del curriculum vitae.

Affidabilità baby sitter e badanti

Le attività investigative – su affidabilità baby sitter e badanti – sono anche svolte a livello informativo e/o operativo, verificando i comportamenti che ha la persona mentre si trova con un bambino o con persone anziane, e cosa accade quando sono sole in casa.
Ottieni la certezza che la persona che sta per entrare in casa tua sia affidabile, forniamo una consulenza e un preventivo gratuito da parte di consulenti con competenza giuridica, oppure contattaci al numero verde 800 642034.

Come si acquista un’arma

Attualmente, in Italia, esistono due modalità principali di acquisto delle armi: in un negozio abilitato alla vendita o tramite un privato. In entrambi i casi è necessario essere in possesso di una licenza che autorizzi all’acquisto ma, nel secondo caso, bisogna anche prestare attenzione al fatto che l’arma da acquistare sia stata regolarmente denunciata. Attualmente sono queste le tipologie di autorizzazioni che abilitano l’acquisto di un’arma: il Nulla osta; il porto di arma per l’esercizio del tiro al volo; la licenza di collezioni di armi artistiche, storiche e non; il porto di fucile per l’attività venatoria; il porto di pistola, rivoltella o fucile per difesa personale. Nei primi quattro casi è la Questura delle provincia di residenza del richiedente a rilasciare la licenza, mentre l’ultima è competenza della Prefettura. In alcune province autonome, anche nel caso della richiesta di armi per difesa personale si deve fare richiesta alla Questura.

 

Intervista dell’Agenzia investigativa all’Ansa

“Oggi gita in campagna”. Era questo il messaggio in codice che due giovani e piacenti professoresse di una scuola superiore di Arezzo avrebbero inviato per sms agli alunni prescelti per incontri erotici. I ragazzi, tutti maggiorenni, si ritrovavano con le due donne di 38 e 43 anni, in un casolare di campagna preso in affitto all’uopo dalle professoresse. Divertimento per tutti, e nessun risvolto giudiziario essendo i ragazzi maggiorenni e consenzienti, fino a quando, come riporta La Nazione, il marito di una delle due donne, insospettito per le assenze pomeridiane della moglie, non l’ha fatta seguire da un’agenzia investigativa.

L’agenzia, dal suggestivo nome ‘Ombra’, specializzata in indagini su infedeltà, ma anche divorzi e divisioni patrimoniali, ha scoperto così come la professoressa trascorreva le ore fuori casa. Il giorno prescelto per gli incontri, tutti insieme docenti e alunni, raggiungevano in auto il casolare degli appuntamenti, un luogo molto isolato in piena campagna. “Abbiamo reso nota la storia perché è già trascorso del tempo dal fatto”, racconta l’agenzia. “Il nostro cliente – spiega all’ANSA Antonio Monforte, investigatore privato di ‘Ombra’ – ha superato ormai lo choc, decidendo di separarsi dalla moglie con la quale non ha voluto avere più nulla a che fare”. La vicenda pruriginosa ha creato non poco scalpore ad Arezzo tanto che in città si grida allo scandalo anche perchè le due insegnanti, non essendoci stata alcuna denuncia essendo i ragazzi maggiorenni, risultano ancora al loro posto di lavoro. Anche per questo ad Arezzo si cerca, con grande interesse, di ricostruire l’identikit delle due insegnanti.

Intanto il Moige – movimento genitori tuona: “Il comportamento delle professoresse di Arezzo oltre che squallido risulta del tutto incompatibile con il ruolo educativo che rivestono”, dichiara Maria Rita Munizzi, presidente nazionale Moige . “Quanto accaduto – sostiene – danneggia didatticamente gli alunni, poiché compromette la credibilità del metro di giudizio adottato e può influenzare il rendimento scolastico di tutta la classe. Siamo di fronte all’annichilimento del rapporto professionale che deve esistere tra docente e allievo: in queste condizioni il prosieguo dell’attività didattica è inevitabilmente compromesso”. “Abbiamo chiesto l’intervento degli ispettori del Ministero dell’Istruzione – conclude – affinché vengano presi provvedimenti contro le professoresse, che alla luce di quanto accaduto non possono più garantire l’integrità del patto educativo tra istituzioni, scuola e famiglia”. Non è dato sapere come la vicenda abbia influito sul rendimento scolastico degli alunni. Quello che è certo è che i ragazzi che si accompagnavano alle piacenti insegnanti non erano scelti per la loro prestanza. A quanto risulta, erano diciottenni normalissimi.

http://www.ansa.it/toscana/notizie/2014/11/07/prof-a-luci-rossesms-in-codice-a-alunni_e947cfdc-4dcc-4ed4-ac05-2e2ae2d80415.html

Scandalo scoperto dagli 007 di Ombra Security

Arezzo, 7 novembre 2014 – Sembra stare dentro una sexy-commedia di genere di quelle che andavano di moda fra gli anni settanta e ottanta, con le attrice bellone, come Edwige Fenech e Gloria Guida, e l’immancabile Pierino di Alvaro Vitali. Solo che il sogno proibito di generazioni di liceali era diventato realtà: si faceva sesso con le professoresse, generose non solo di consigli scolastici e di lezioni ma anche di altro.

Lo scandalo lo ha scoperto un’agenzia investigativa privata, messa in moto dal marito di una delle prof: mia moglie è diventata assente, non so cosa le stia succedendo. Lo hanno capito gli 007 dopo qualche appostamento. Due insegnanti dell’ultimo anno avevano allestito una tresca in grande stile con gli studenti. Figurarsi che avevano persino affittato un casale in aperta campagna che era il teatro degli incontri proibiti. Quando la giornata era quella biona, bastava un sms in codice: “Oggi gita in campagna”. Chi doveva capire capiva e il pomeriggio veniva dedicato al ripasso delle lezioni. Solo che non erano lezioni di latino ma un pochino più spinte.

Scoperto il tutto, agli investigatori dell’agenzia Ombra (www.ombra-security.it) si è posto il problema di come informare il marito dello strano vizietto della sua signora. Si è optato per la consulenza di uno psicologo che ha assistito gli 007 al momento di spiegare tutto a chi lo aveva ingaggiato. Come abbia reagito lui non si sa, chissà se le prof a luci rosse sono state costrette a cambiare abitudini. O magari solo villino.

E adesso sull’aromento interviene anche il Moige, il moovimento dei genitori: “Via le prof che danneggiano didatticamente i nostri ragazzi. Chiediamo intervento degli ispettori del Ministero”. 
“Stando alle investigazioni private, il comportamento delle professoresse di Arezzo oltre che squallido risulta del tutto incompatibile con il ruolo educativo che rivestono. Quanto accaduto danneggia didatticamente gli alunni, poiché compromette la credibilità del metro di giudizio adottato e può influenzare il rendimento scolastico di tutta la classe. Siamo di fronte all’annichilimento del rapporto professionale che deve esistere tra docente e allievo: in queste condizioni il prosieguo dell’attività didattica è inevitabilmente compromesso”. Così Maria Rita Muniz zi, presidente nazionale Moige – movimento genitori.
“Bisognerebbe appurare da quanto tempo questi “appuntamenti” andavano avanti, per escludere con certezza il coinvolgimento di minori, che aggraverebbe ulteriormente il già deprecabile caso. Abbiamo chiesto l’intervento degli ispettori Ministero dell’Istruzione affinché vengano presi provvedimenti contro le professoresse, che alla luce di quanto accaduto non possono più garantire l’integrità del patto educativo tra istituzioni, scuola e famiglia” conclude Munizzi.

http://www.lanazione.it/arezzo/scuola-superiore-a-luci-rosse-due-prof-fanno-sesso-con-gli-studenti-dell-ultimo-anno-scandalo-scoperto-dagli-007-del-marito-1.378344

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