Videosorveglianza e privacy

Videosorveglianza e privacy

Videosorveglianza e privacy

Il garante per la privacy è un’autorità che, occupandosi di protezione dei dati personali, ha fornito direttive anche in materia di installazioni di videocamere di sorveglianza.

Videosorveglianza e privacy
La materia è complessa perché deve far coincidere le varie esigenze di sicurezza con la tutela dei diritti attinenti alla privacy dei soggetti interessati all’attività. Nella sostanza il garante ha indicato che l’installazione di videocamere “è lecita solo se proporzionata agli scopi che si intendono perseguire e se altre misure sono insufficienti o inattuabili”. I parametri di valutazione per definire la liceità o meno di una installazione, sarebbero quindi sfumati, anche se sono stati fissati numerosi paletti e alla fine si possano tracciare delle linee generali.

Particolare attenzione deve essere prestata in quei luoghi dove i sistemi di videosorveglianza sono necessari, ma è particolarmente sensibile anche la privacy dei cittadini. Un esempio sono gli ospedali in cui è ammesso il monitoraggio di pazienti ricoverati in alcuni reparti (ad esempio in rianimazione), a condizione che le immagini possano rimanere a disposizione solo di personale autorizzato e familiari. Anche nelle scuole sono ammessi sistemi di videosorveglianza, però giustificati da funzioni precise: l’esigenza di evitare aggressioni al patrimonio durante gli orari di chiusura o garantire l’incolumità degli studenti.

La tutela contro reati quali furti, atti di vandalismo, aggressioni, rapine eccetera permette installazioni anche in luoghi pubblici, senza il consenso degli interessati. Inoltre per le aziende, a riguardo dei propri dipendenti, le norme recitano che sia “vietato l’uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori”.

Ossia un datore di lavoro non può utilizzare sistemi di videosorveglianza (come anche sistemi di altro tipo, per esempio software) per verificare la produttività dei dipendenti. La privacy e le garanzie dei lavoratori vengono meno, invece, quando si deve intervenire su reati penali che riguardano la sicurezza dell’azienda e del suo patrimonio.
In casi come furti in azienda, per esempio, il datore di lavoro può e deve tutelarsi, e giustamente la necessità di accertamento del reato scavalca il diritto alla privacy dell’interessato.

ariani

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